17 Maggio 2010

Piazza Cesarini Sforza – Antica Trattoria Polese

Posted in Attualita' tagged , , , , , , , , a 5:04 PM di thefamousblueraincoat

Oggi vorrei lasciare un piccolo consiglio per coloro che, come me, amano la buona cucina e per coloro che, sempre come me, amano la storia e subiscono il fascino del passato. In pratica, potrebbe sembrare un consiglio soprattutto o solamente per me, se non fosse che io, all’Antica Trattoria Polese, ci sono gia’ stata e allora il suggerimento diventa, semmai, un invito a ritornare.

Questo locale, pur trovandosi in posizione centralissima a Roma, lungo il trafficato corso Vittorio Emanuele II, sembra emergere direttamente dal passato, cosi’ discretamente indietreggiato rispetto al via vai del corso e alle sue luci e cosi’ protetto ed abbracciato dalla quieta piazza Cesarini Sforza.

Lasciate l’asfalto della strada e posate un piede sulla ghiaia della piazzetta e…immediatamente sentite come il frastuono delle auto e  la modernita’ siano gia’ un po’ sbiaditi, sfumando alle vostre spalle come non fossero mai esistiti e sentite come, invece, si alzano sempre piu’ le grida ed i rumori dei vicoli di una Roma di fine quattrocento, molto papalina e quindi molto carnale.
Alla vostra destra c’e’ un imponente palazzo che il Cardinale Rodrigo Borgia fece erigere alla fine del ‘400 probabilmente sulle strutture di un edificio preesistente, che si può ritenere avesse funzioni di Zecca pontificia, e che oggi ha preso il nome di Sforza Cesarini. Abbastanza naturalmente, lo stesso Rodrigo, si adopero’ affinche’ in una casa situata proprio dietro l’angolo, (ora di fronte a voi) si trasferisse a vivere la sua amante, Vannozza Cattanei, dalla quale il cardinale Borgia prima di essere eletto papa (Alessandro VI), ebbe quattro figli, tra cui Cesare e Lucrezia.
La piazza si chiamava originariamente Pizzo di Merlo, denominazione che suonera’ familiare a chi abbia letto almeno un libro sui Borgia e allo stesso modo suonera’ familiare il nome di Vannozza, che ebbe un peso tutt’altro che trascurabile nella vita del cosiddetto Papa Borgia e che per molti anni gestì alcune delle locande più famose e frequentate della città, come quella del Leone o dell’Angelo, nel rione Borgo.

Il palazzo in piazza Sforza Cesarini abitato da Vannozza e’ stato in seguito denominato Accetti, ed e’ possibile leggere una gradevole ricostruzione della sua storia sul sito della stessa Trattoria Polese: http://www.trattoriapolese.it.

Entrandovi, potrete apprezzare le pareti affrescate e l’atmosfera raffinata e sobria del locale, nonche’ l’estrema cortesia dei proprietari e del personale.
Ma, attenzione a non farvi ingannare dalle luci soffuse e dallo stile romantico  ed elegante, perche’, come il nome specifica, e’ la tradizione gastronomica popolare a farla da padrona e le raffinatezze insipide e scialbe sono rigorosamente bandite, mentre vi sara’ possibile deliziare il palato con i classici piatti della cucina romana come abbacchio e fracostina, entrambe al forno, tonanrelli cacio e pepe, bucatini all’Amatriciana (o perche’ no? alla Gricia), insieme ad altrettanto gustosi maltagliati con mazzancolle pesto e mandorle tostate.

Insomma, se vi va di concedervi un’ottimo pasto romano, in un ambiente fortemente intriso di storia, fateci un salto e fatemi sapere com’e’.

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